Ho smesso di essere un ragazzo a diciott'anni Quando ho salutato mamma, babbo e tutti gli altri Quando pagavo l'affitto e mi lavavo i piatti Ho smesso di essere un ragazzo a diciott'anni Quando tornavo a casa e non c'era nessuno Dopo otto ore di lavoro, due fissavo il muro Tre quarti di stipendio lo davo allo studio E quello che restava sughi pronti e fumo Mi sono innamorato per la prima volta Furono le prime corna e la prima sbornia Ricordo la casa distrutta e bussare alla porta La proprietaria entrava: "Ora l'hai fatta grossa" Rinunciavo ad amici, fama e soldi facili Dormivo a casa di amici su sedie e divani Ho creduto in me stesso più di tutti quanti Quando ho smesso di essere un ragazzo a diciott'anni