Abbiamo perso un altro pezzo non c'è rimasto che un bullone e a tenere unita l'illusione è una vite lenta davanti a gli occhi si scatena una tempesta di calcare e se la lancetta nera scende sullo zero comincia a pregare mancava solo un corpo estraneo nascosto a bordo come Alien un viscido ominide venuto per schierarsi dalla tua parte maledetto sia è uscito adesso all'improvviso e avete già deciso di fare a meno di me mi auguro di aver d'avanti momento in cui potrò ignorarti come una cartella sopra il monitor lasciata senza titolo cancellarti non mi viene in mente me ne pentirei di sicuro all'infinito in questa capsula spaziale lanciata per auto espulsione nel giro di un secondo è già un altro giorno distante anni luce da te si aprono degli enormi squarci di tranquillità da queste parti dei deserti immensi che consentono un atterraggio morbido la benedizione delle stelle mi proteggerà dagli attacchi di sonno mentre senza logica con due dita sulla condensa disegnerò un cuore che per incanto il tempo non cancellerà.