Falsi sospiri di becchini, di suonatori di organino le orchestre dicon che dovrei lasciarti, campane in festa e trombe d'auto sghignazzano in faccia a me è ingiusto sai se ti perdo. Ti voglio, ti voglio, ti voglio con me quanto ti voglio... Politicanti, alcolizzati schivano gli occhi di affamati e un redentore da due soldi, ti aspetta io aspetto chi allontanerà l'amaro calice da me e mi dirà di aprir la porta a te. Ti voglio, ti voglio, ti voglio con me quanto ti voglio... I padri non ci sono più il vero amore è sotterrato e i figli han disdegnato me perché non vi ho pensato. Ritorno al solito motel la cameriera è sempre là ed è gentile come sempre, con me lei vede tutto, e sa già che io vorrei essere con te ma non dice niente, lei sa che