Va, pensiero, sull'ali dorate Va, ti posa sui clivi, sui colli Ove olezzano tepide e molli L'aure dolci del suolo natal Del Giordano le rive saluta Di Sionne le torri atterrate Oh, mia patria sì bella e perduta Oh, membranza sì cara e fatal Arpa d'or dei fatidici vati Perché muta dal salice pendi Le memorie nel petto raccendi Ci favella del tempo che fu O simile di Solima ai fati Traggi un suono di crudo lamento O t'ispiri il Signore un concento Che ne infonda al patire virtù