In nineteen forty five I came to this planet Ascoltavo ieri sera un cantante, uno dei tanti, e avevo gli occhi gonfi di stupore nel sentire: "Il cielo azzurro appare limpido e regale" (il cielo a volte, invece, ha qualche cosa di infernale). Strani giorni, viviamo strani giorni. Cantava: sento rumori di swing provenire dal neolitico, dall'Olocene. Sento il suono di un violino e mi circondano l'alba e il mattino. Chi sa com'erano allora il Rio delle Amazzoni ed Alessandria la grande e le preghiere e l'amore? Chi sa com'era il colore? Mi lambivano suoni che coprirono rabbie e vendette di uomini con clave. Ma anche battaglie e massacri di uomini civili. L'uomo neozoico dell'era quaternaria. Strani giorni, viviamo strani giorni. Nella voce di un cantante, si rispecchia il sole, ogni amata ogni amante. Strani giorni, viviamo strani giorni.