La nostra casa è grande È come vuota E sente molto la tua assenza Non riesco più a dormire sola Gli amici che mi incontrano mi chiedono “Quando ritornerai?” Io faccio sempre finta di avere fretta Non era immaginabile una fine C'è sempre una signora Che mi fa la spesa È stupido ma aspetto sempre Vecchio hotel di periferia Com'è triste Questo giorno di settembre Sento fischiare il treno Certamente ho sbagliato io Spesse volte avevi torto tu La verità è oramai nel vento E questo inverno freddo Ha portato un po' di neve fino al mare Si sono poi ghiacciati anche i canali La borsa d'acqua calda per scaldare il letto A volte all'improvviso Strane angosce mi si infiltrano nel petto E dormo con la luce accesa E l'erba del cortile è tutta bianca E tutto mi ricorda tutto Vecchio hotel di periferia Come miele la mia vita ai bordi Delle strade deserte Andavo lungo i viali della ferrovia Biciclette senza campanelli Sento ancora fischiare il treno