Quanto è importante la narrazione per farci cogliere da una vera emozione che ci sconvolga per bene come può fare un film ad esempio sui deportati che a guardarlo ci diciamo "mai più", e poi se un dramma affine ci è ogni giorno sotto gli occhi, ad esempio alla tv, la realtà ci droga e non sentiamo nulla se non fastidio per le coscienze immacolate? E' la realtà che ci disintegra e nulla c'è che ci reintegra Quanto è importante la narrazione per riportarci a una vera emozione con le retoriche bandite e il pianto a vuoto rinsecchito, risucchiato, svanito, che si rifiuti del disdegno posticcio, del compianto un po' molliccio e di una commozione che si accende solamente fra una bistecca sul fuoco e una mela gustata poco a poco? E' la realtà che ci disintegra e nulla c'è che ci reintegra Quanto è importante la narrazione per ricondurli a una qualche emozione che non sia il fiato populista della pancia, quelli che non hanno la lungimiranza, la memoria, la pena, l'indulgenza, che hanno in testa il tornaconto e sequenze di presenti ammonticchiati sul nulla di esistenze accartocciate e poi schiacciate, rase al suolo, appiccicate all'ignoranza e all'insipienza? E' la realtà che ci disintegra e nulla c'è che ci reintegra