Quanto è importante la narrazione
per farci cogliere da una vera emozione
che ci sconvolga per bene come può fare un film
ad esempio sui deportati
che a guardarlo ci diciamo "mai più",
e poi se un dramma affine
ci è ogni giorno sotto gli occhi, ad esempio alla tv,
la realtà ci droga e non sentiamo nulla
se non fastidio
per le coscienze immacolate?

E' la realtà che ci disintegra
e nulla c'è che ci reintegra

Quanto è importante la narrazione
per riportarci a una vera emozione
con le retoriche bandite
e il pianto a vuoto rinsecchito, risucchiato, svanito,
che si rifiuti del disdegno posticcio,
del compianto un po' molliccio
e di una commozione che si accende solamente
fra una bistecca sul fuoco
e una mela gustata poco a poco?

E' la realtà che ci disintegra
e nulla c'è che ci reintegra

Quanto è importante la narrazione
per ricondurli a una qualche emozione
che non sia il fiato populista della pancia,
quelli che non hanno la lungimiranza,
la memoria, la pena, l'indulgenza,
che hanno in testa il tornaconto
e sequenze di presenti ammonticchiati
sul nulla di esistenze accartocciate
e poi schiacciate, rase al suolo, appiccicate
all'ignoranza e all'insipienza?

E' la realtà che ci disintegra
e nulla c'è che ci reintegra