Giunto alle remote sponde del soliloquio: Fin qua tutto bene! Solitudine, profonde fortune Per farmi capire che conviene Un viaggio di molti bagliori e falene Assai fuori nel loro daffare (Ho qualche pretesa di giustificare Le incomode tentazioni...) La mia Penelope tesse il ritratto di me Che non so se tornare Come una mitica cosa che valga la pena Di rappresentare Distrutto, baby, spossato, mia piccola Da ogni pietosa sciocchezza Che una marmaglia di predicatori vestiva Con ogni certezza Distrutto, baby, spossato, mia piccola Da ogni pietosa certezza Che una marmaglia di polli e caproni gestiva Con ovvia sciocchezza Penetro il folto di fronte: alle spalle Le onde mi stanno a guardare Ostaggio! (Cordoglio...) mi sono rapito Nel bosco delle sparizioni E parlo a me stesso e mi voglio lontano Da tutti quei rompicoglioni La mia Penelope tesse il ritratto di me Che non so se tornare Come una mitica cosa che valga la pena Di rappresentare Distrutto, baby, spossato, mia piccola Da ogni pietosa sciocchezza Che una marmaglia di predicatori vestiva Con ogni certezza Distrutto, baby, spossato, mia piccola Da ogni pietosa certezza Che una marmaglia di polli e caproni gestiva Con ovvia sciocchezza Vago nel folto di fronde in delirio