I cimiteri non danno pensieri, sei tu che ti sbagli, se stanco, disperi E piangi per colmare i buchi dell'assenza, vive come il pieno la vacanza e non spira mai. Quindi lascia perdere i dibattiti, la rete, i palinsesti per un giorno non studiare, non chattare, ma piuttosto stringi forte chi ti ama, fra le mute tombe del monumentale, non c'è Dio e non c'è male, solo vaga oscurità. I camposanti non hanno rimpianti, sei tu che li covi, li rendi fantasmi, li canti per sentirne meno la mancanza, come non bastasse l'esistenza e l'eco che fa. Giace qui ad libitum la tua imbecillità. Quindi lascia perdere i programmi coi talenti, i palinsesti, per piacere non andare a navigare sulla rete, stringi forte chi ti vuole bene tra le tombe del monumentale, trovi Dio, trovi Montale, ed un'opaca infinità. Quindi lascia perdere i salotti coi talenti e le baldracche, vieni all'ombra dei cipressi dona amore, al pomeriggio a chi sospende la sua vita tra le urne amiche del monumentale, di realtà e d'irreale, vieni a fartene un'idea.