Fortuna che non era niente, la solita avventura e poi c siamo fatti prendere le nostre storie buffe e noi l'autunno che era già finito, le foglie gialle ancora no e io non ero già partito per dove forse arriverò. Fortuna che non era niente, telefonami se vuoi usciamo con un po' di gente o se ti va usciamo solo noi da quella sera all'improvviso inseparabili chiedendoci solo un sorriso e notti indimenticabili adesso non è più lo stesso e certe volte me ne andrei perché anche quando stai vicino mi manchi che neanche sai perché sto, distrutto che però sto bene, ora sto, quel male che però conviene perché so che piano piano sta cambiando, ora sto da solo che ti sto cercando manico coltello mano, un tris che hai sempre vinto tu ti vedo ma ti guardo piano per non cadere più in fondo la filosofia vivere come vuoi tu non è mai stata cosa mia, ti amo ma vorrei di più ti scappo ma non me ne vado, ti parlo e invece ti urlerei perché anche quando stai vicino mi manchi che neanche sai perché sto distrutto che però sto bene, ora sto male che però fa bene e non so se ti diverti o se ti manco, a me tanto ora non so se è il caso di toccare il fondo se la pioggia cade sempre in basso, ma io però ti voglio adesso e non so, se è caldo, freddo oppure niente so che ti voglio ad occhi chiusi in mezzo a tante se fortuna che non era niente, e allora spiegami perché sto qui insieme un po' di gente fischiettando una che non c'è